Braone

Prandini: “Mattioli e l’uscita dall’Unione dei Comuni, scellerata scelta, ha paura di perdere autorità e così perdiamo i servizi”

La riflessione dell'ex sindaco a proposito dell'uscita dall'Unione dei Comuni.

Prandini: “Mattioli e l’uscita dall’Unione dei Comuni, scellerata scelta, ha paura di perdere autorità e così perdiamo i servizi”
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La Civiltà delle Pietre trema, perché le ‘Pietre’ rischiano di rotolare e trascinare con sé polemiche e amministrazioni. Braone esce dall’Unione dei Comuni della Media Valle Camonica ‘Civiltà delle Pietre’ e l’ex sindaco Gabriele Prandini nel suo intervento all’Assemblea dell’Unione è andato giù pesante.

Ecco cosa ha detto: “Vorrei effettuare questo mio intervento, a nome di tutta la minoranza del Comune di Braone, nonché di fatto dell’ex amministrazione comunale di Braone che ha governato negli ultimi 10 anni e che scelse, nel 2010, con passione e forse coraggio di fondare insieme a Losine, Cerveno, Ono San Pietro e Capo di Ponte l’Unione dei Comuni Media Vallecamonica - Civiltà delle pietre. Vi ruberò qualche minuto per esprimere il dissenso verso quella che noi riteniamo una scellerata scelta del Sindaco Mattioli: uscire, non rinnovandola, dall’unione dei Comuni. Vorrei, e vorremmo, poter intervenire in questa sede, l’assemblea della nostra Unione, poiché di fatto ci è impedito esprimere le nostre opinioni e i nostri pensieri all'interno del consiglio Comunale di Braone, dove il Sindaco ritiene inutile qualsiasi discussione e afferma essere una perdita di tempo approfondire gli argomenti perché, e cito le sue stesse parole dette durante un Consiglio Comunale “per discutere c’è Facebook, evitiamo di discutere in Consiglio Comunale, non è il luogo”. Vorrei quindi che la mia e la nostra posizione in merito a questa scelta sia chiaramente scritta nera su bianco, con le relative motivazioni, almeno in un verbale dell'assemblea. Chiedo quindi che questo mio intervento, che consegnerò poi al Segretario Comunale, sia incluso nel verbale di questo punto all’ordine del giorno. Vi ringrazio quindi per questo spazio che mi e ci state concedendo. Vorrei che fosse chiaro, sebbene la mia storia di amministratore credo lo renda già palese, che sono e siamo fermamente contrari al terminare l'esperienza del Comune di Braone all’interno dell’Unione della Media Vallecamonica. L’isolamento scelto dal nostro Sindaco, che ha affermato chiaramente ritenga inutile aderire a qualsiasi altra unione dei comuni, non potrà fare altro che portare svantaggi al nostro piccolo Comune. Sono altresì convinto che questa mia opinione sia quella della stragrande maggioranza dei braonesi, non sono quel 47% che noi rappresentiamo. Peccato che la popolazione non sia stata in alcun modo coinvolta in questa delicata ed importante decisione. E’ chiaro a qualsiasi amministratore locale, almeno a quelli che hanno un minimo di esperienza amministrativa o di buon cuore verso la propria gente, che i piccoli comuni da soli non possano garantire il livello di servizi, serietà amministrativa e qualità dell’amministrare dei quali i nostri cittadini hanno diritto. Uscire dall’unione non significa solo rinunciare a centinaia di migliaia di euro di contributi ricevuti dall’unione in questi 10 anni: ben oltre un milione e mezzo di euro per il solo fatto di essere un'unione funzionale, o di tutti i finanziamenti raccolti da bandi a cui abbiamo partecipato come unione e che abbiamo potuto vincere solo come unione dei comuni e non avremmo mai potuto come singoli comuni, possiamo ricordare infatti per esempio i quasi centomila euro ricevuti per i progetti legati alla videosorveglianza e alla sicurezza urbana e di cui Braone ha potuto direttamente beneficiare.

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