bienno

Ragazzini di terza media imbrattano i muri. Le foto di loro che ripuliscono gli spazi finiscono sui social e scoppia la polemica

Ragazzini di terza media imbrattano i muri. Le foto di loro che ripuliscono gli spazi finiscono sui social e scoppia la polemica
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Alcuni ragazzini di terza media imbrattano i muri.
Vengono scoperti. I ragazzini ripuliscono i muri.
Tutto finito? No.
Le foto dei ragazzini vengono pubblicate sui social e si scatena la polemica. “Bienno e l'esposizione diseducativa – si legge su un post - se dei ragazzini imbrattano con delle scritte i muri e le pareti esterne delle abitazioni compiono un atto di vandalismo e, come tale, va punito. Se la punizione consiste nel cancellare le scritte può considerarsi una misura giusta e forse neppure sufficiente. Quando la fotografia dei ragazzi intenti a coprire le loro gesta viene usata pubblicamente per scoraggiare comportamenti analoghi è assai discutibile ma ci può stare. Tuttavia se la fotografia senza le necessarie precauzioni, favorita dalle piccole dimensioni del Comune dove il fatto è avvenuto consente la riconoscibilità dei ragazzi è quanto di più diseducativo si potesse fare”.
“Secondo me è un finto problema – risponde N.M.G. - i ragazzini sono riconoscibili forse a Bienno, dove tutti sicuramente conoscevano già nomi e cognomi. I ragazzini in genere compiono gli atti vandalici riprendendosi. E bisogna anche smetterla di chiamarle bravate. Sicuramente potrebbe essere diseducativo se non vivessimo in una società digitalizzata dove i bulli stessi usano questi atti per farsi "forti".

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