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Sedie e tavoli contro le vetrine di un locale: notte di paura a Boario

Il sindaco: "Il Comune è in prima fila, continueremo a sollecitare l’azione delle Forze dell’Ordine".

Sedie e tavoli contro le vetrine di un locale: notte di paura a Boario
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Sedie, tavoli e cestini dell’immondizia lanciati contro le vetrine di un kebab a Boario. È successo sabato sera attorno alle 22.30 in via Manifattura con tanto di video pubblicato sui social. Ma non è l’unico episodio, infatti a poche decine di metri di distanza, è stato distrutto a calci il parcometro dell’area camper comunale. E non è finita qui, perché una pattuglia dei vigili di Darfo è riuscita a fermare e identificare due minorenni che erano scappati dopo essere finiti contro un agente con lo scooter.

Questo il messaggio del sindaco di Darfo Boario Terme, Ezio Mondini: “Siamo davvero colpiti dalla durezza degli episodi di violenza che si sono perpetrati sabato sera e che, purtroppo non sono isolati. Questi gesti sono da condannare con forza, soprattutto quando arrivano da ragazzi giovani che dovrebbero rappresentare il futuro. Da qualche mese, come amministrazione, ci stiamo adoperando per fare fronte a questa situazione nell'ambito dei poteri che ci sono attribuiti dalla legge. In particolare, si tratta di azioni e sensibilizzazione e collaborazione con le Forze dell'Ordine nonché di progetti di prevenzione che, ovviamente, richiedono tempo e i cui risultati si vedranno nel futuro. Noi, continueremo a sollecitare l’azione delle Forze dell’Ordine e a mettere a disposizione i nostri vigili in sostegno alle stesse (e la loro presenza si nota soprattutto nei fine settimana). Continueremo a percorrere ogni strada possibile (tra le quali ricordo la richiesta di un Commissariato di Polizia a Darfo Boario Terme) per arginare questi fenomeni, nonché a condividere con i nostri concittadini il disappunto e la ferma condanna di questi episodi. Una Città che si dice civile deve stringersi contro queste manifestazioni di violenza e deve interrogarsi sulle ragioni di questo degrado: l’Amministrazione, nel limite delle sue competenze, è in prima fila, ma altrettanto importanti sono le azioni dei singoli cittadini, dei genitori, degli educatori, degli insegnanti di questi ragazzi perché solo una comunità educante può agire alla radice del problema”.

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