Giornata della Memoria e Spoon River al tempo del covid

“Sono un’insegnante di Liceo e oggi in classe…”

“Sono un’insegnante di Liceo e oggi in classe…”
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Tra le mail che arrivano quotidianamente in redazione questa che è appena arrivata ci ha fatto davvero felici, felici di aver potuto fare qualcosa che ci resta addosso e dentro. E così la condividiamo con voi:

“Buongiorno, volevo comunicarvi che libro è arrivato ieri e sono stata molto contenta. Sono un’insegnante di liceo ed ho potuto utilizzare il vostro testo per il Giorno della Memoria. Ho scelto di non parlare della Shoah, ma di leggere alcune storie che molto bene descrivono, anche poeticamente, le vite di chi ci ha lasciato e di chi ci sta lasciando. In prima superiore i ragazzi hanno finalmente potuto piangere, e condividere insieme i loro dolori sopiti da numeri e tabelle che ogni giorno spersonalizzano le storie di chi non c’è più per il covid. Mi hanno ringraziato molto per la lezione, in realtà la vostra iniziativa penso debba essere allargata alle scuole di tutta Italia. I ragazzi delle superiori, per molto tempo in Dad, in presenza hanno potuto piangere insieme anche i loro cari defunti per covid. Nel caso della mia classe i loro nonni. Grazie ancora e diffondete l’iniziativa, perché le storie degli altri diventano patrimonio di tutti e noi insegnanti abbiamo bisogno di educare i ragazzi a non rimuovere la morte, ma ad accettarla e, in questo caso, ad agire responsabilmente verso i propri familiari. Grazie ancora, Daniela Prato e scusate per l’insistenza…”.

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