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Stefano Tignonsini, il Darfo e quel problema al cuore

Il calciatore racconta: "Un calvario, due mesi di ospedale e cinque interventi. Ho avuto paura, ora sto meglio".

Stefano Tignonsini, il Darfo e quel problema al cuore
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“Il tuo sorriso è il nostro sorriso. E sapere che sei tornato a casa ed il peggio è alle spalle è il regalo di Natale può bello che potessimo ricevere. Siamo tutti con te guerriero, ti aspettiamo a braccia aperte”, la storia di Stefano Tignonsini la vogliamo iniziare proprio da qui.

Dal lieto fine, come le storie più belle. Queste parole arrivano dai social, dalla pagina ufficiale del Darfo Boario, un post datato 22 dicembre 2020.

Stefano indossa la maglia neroverde del Darfo dall’estate del 2019 e qui ha trovato una seconda famiglia. Ma per raccontare la storia di Stefano dobbiamo riavvolgere il nastro, fino alla scorsa estate, quando è iniziato il suo calvario.

Quasi per caso, quando un problema al cuore ha fermato la sua stagione calcistica ancor prima di iniziarla. “Ho fatto la visita di idoneità come avviene all’inizio di ogni stagione, al Golgi a Darfo. Un  valore sballato ha destato qualche preoccupazione nei medici che mi hanno chiesto di fare subito degli accertamenti. L’ecocardiogramma  non è obbligatorio nei dilettanti, ma il risultato è stato un aneurisma all’aorta. Mi hanno bloccato subito e sono stato messo in lista per l’intervento”.

Un fulmine a ciel sereno... “Stavo benissimo, ero asintomatico, non sentivo nulla. Sono stato fortunato, molto fortunato, me l’hanno detto anche i medici. Non mi sono mai fermato, perchè stavo bene, mi allenavo ogni giorno, tra palestra e altre attività. E quindi è stata dura accettare di fermarmi, soprattutto a livello mentale... per uno come me che ha fatto del calcio la sua vita, non è stata una passeggiata.

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