VALCAMONICA

Tagliate le gomme a venti automobilisti in Valsaviore

La Comunità Montana paga i danni e attacca: “Gesto spregevole”

Tagliate le gomme a venti automobilisti in Valsaviore
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Prima di ferragosto qualcuno ha tagliato le gomme ai turisti che si trovavano in Valsaviore, in Val Malga.

"Un atto così spregevole - spiega Massimo Maugeri, assessore e sindaco di Bienno - che ha destato molto scalpore anche perché ha interessato una ventina di automobilisti. Siccome la cosa rischiava di rovinare gli sforzi dei tanti che stanno cercando di investire sul turismo naturalistico della nostra Valle, il Parco dell’Adamello ha deciso di mettersi in carico le spese dei malcapitati pagando direttamente il carro attrezzi e la sistemazione delle gomme tagliate”.

Un atto che ha mandato su tutte le furie i vertici della Comunità Montana che da anni lavorano per rendere sempre più accogliente e vivibile una zona turisticamente affascinante come quella della Valcamonica. Ecco il comunicato congiunto del presidente della Comunità Montana Sandro Bonomelli, dell’assessore al Parco Massimo Maugeri e della sindaca di Saviore Serena Morgani:

“Il Parco dell'Adamello, la Comunità Montana di Valle Camonica ed il Comune di Saviore dell'Adamello ritengono che quanto successo qualche giorno fa in località Malga Licino costituisca non solo un gesto spregevole da condannare, ma anche un potenziale danno di immagine per l'intera Valle Camonica. Da anni si cerca di investire sul turismo quale traino per l'economia valligiana, atti come questo rischiano di buttare all'aria il lavoro di tante persone.  Sperando che i Carabinieri riescano a consegnare alla giustizia i responsabili, riteniamo di dover fare la nostra parte affinchè un atto così scellerato non si ripercuota negativamente sul flusso di persone che vengono a visitare le nostre montagne. Per questo il Parco dell'Adamello ha deciso di mettersi in carico le spese che gli automobilisti malcapitati avrebbero dovuto pagare per il trasporto con il carro attrezzi e la riparazione delle gomme. Il nuovo corso del Parco dell'Adamello intende sviluppare la conoscenza e lo sviluppo turistico del suo territorio puntando sulle proprie bellezze del proprio e sulla ospitalità della propria gente, che non è certo rappresentata dal gesto di chi ha pensato bene di tagliare le gomme a venti macchine per risolvere le proprie problematiche. Siamo consapevoli che portare turisti in altura significa non solo far lavorare i rifugi, ma anche dare l'opportunità agli allevatori di avere una ulteriore possibilità di vendita dei propri prodotti e di conoscenza delle proprie aziende. In futuro ci adopereremo affinchè tutti acquisiscano questa consapevolezza e siano pronti a sfruttarla al meglio”.

 

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