Pisogne

Valentina e il Bar San Marco: “Il mio lavoro è la mia vita e sono pronta a ricominciare”

Il racconto della titolare dopo la chiusura a causa del Covid: "La gente iniziava a non girare più e anche noi non volevamo rischiare, sia per la nostra salute che per quella dei nostri clienti".

Valentina e il Bar San Marco: “Il mio lavoro è la mia vita e sono pronta a ricominciare”
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Valentina, che di cognome fa Trombini, tiene tra le braccia il suo piccolo Nicola, di 16 mesi, mentre ci racconta questo periodo difficile in cui il Covid19 non solo s’è portato via la salute delle persone, ma ha messo in ginocchio anche molte realtà commerciali. Il suo bar ‘San Marco’, che gestisce dal gennaio del 2015, si trova nel cuore di Pisogne. Insieme a lei c’è la sorella Veronica (e poi c’è il marito Matteo, che è il tuttofare della famiglia e non appena c’è qualche guaio da sistemare – ci racconta sorridendo Valentina -, dopo la sua giornata di lavoro passata in officina corre in aiuto di moglie e cognata) e quel bar è sinonimo di lavoro ma è anche e soprattutto la loro vita.

Quando dal fare 18 ore ti trovi con l’attività chiusa e costretta a stare a casa… non è semplice – spiega Valentina -. Anzi, era già difficile lavorare prima, figuriamoci quando ti trovi a dover chiudere per forza. Soltanto a dicembre eravamo riuscite ad uscire da un periodo piuttosto complicato che mi portavo dai problemi avuti in gravidanza e poi questa botta che non ci voleva proprio”.

Le luci del Bar San Marco si sono spente prima dell’uscita del decreto…

Abbiamo deciso di chiudere perché la gente iniziava a non girare più e anche noi non volevamo rischiare, sia per la nostra salute che per quella dei nostri clienti. Gli ultimi giorni si fermavano ai tavolini fuori dal bar per essere più tranquilli ma poi abbiamo preso quella decisione”.

La voce di Valentina nasconde un velo di preoccupazione, che sarebbe anche innaturale il contrario…

Sì, come tanti, anche io mi sono chiesta se vale la pena riaprire e non ne sono sempre stata convinta”.

Ma la voglia di ricominciare è tanta e vale molto più dello sconforto iniziale…

Adesso sono carichissima! In attesa di poter finalmente riaprire il 1° giugno, abbiamo pensato di attivare il servizio d’asporto, prepariamo le colazioni per chi lavora negli uffici e negozi vicini a noi… e poi abbiamo pensato di preparare anche le bottiglie di spritz, per gli aperitivi a casa (sorride, ndr). Insomma, abbiamo cercato di reinventarci un po’ e vediamo come va, se riusciremo almeno a coprire le spese, per il momento io e mia sorella ci alterneremo e lavoreremo dalle 7 a mezzogiorno”.

E i fedelissimi clienti del bar sono stati avvisati per tempo:

Abbiamo mandato un messaggio a tutti per dire che ci siamo e siamo pronte per ricominciare. Loro sono la nostra famiglia, quando vengono anche solo a bere il caffè ti raccontano la loro vita, i problemi, poi ridiamo e scherziamo e sono felici quando li ascolti e magari il giorno dopo chiedi come va. Insomma abbiamo un bellissimo legame che in questi mesi ci è mancato molto”.

E infatti, per far sentire la vicinanza ai clienti di fiducia, Valentina e Veronica hanno preparato per loro delle mascherine… speciali:

“Le abbiamo impacchettate e in ognuna abbiamo scritto la frase ‘se questa mascherina hai ricevuto, vuol dire che ci hai sempre sostenuto’. Meritano questo piccolo pensiero, perché ci sono sempre stati e ci hanno sostenuto”.

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