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Il dialetto ha fatto tappa alle Elementari dopo la collaborazione con l’Università di Zurigo, che per la prima volta l’aveva studiato nel 1920

Il dialetto ha fatto tappa alle Elementari dopo la collaborazione con l’Università di Zurigo, che per la prima volta l’aveva studiato nel 1920
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La Pro loco di Sonico, guidata dal suo presidente Paolo Bornatici, è da tempo impegnata in un progetto di valorizzazione del dialetto locale, inteso non solo come patrimonio linguistico ma anche come veicolo di identità culturale e memoria collettiva. Un impegno che si è concretizzato quest’anno anche attraverso una significativa collaborazione con la Scuola Primaria, dove è stato avviato un percorso educativo coinvolgente, capace di unire generazioni diverse attraverso la lingua delle radici.
Nel corso dell’intero anno scolastico, i bambini della Scuola Primaria sono stati coinvolti in un viaggio alla scoperta del dialetto sonicese. Grazie agli incontri con Tino Branchi e Fiorella Tonon, due compaesani che con passione e generosità hanno messo a disposizione dei bambini il loro sapere, la loro memoria e il loro amore per il dialetto, hanno potuto ascoltare racconti di un tempo, conoscere parole antiche, riscoprire espressioni tipiche e modi di dire ormai poco utilizzati, entrando in contatto diretto con un’eredità culturale che rischia altrimenti di andare perduta. Una delle attività più significative ha visto gli alunni raccogliere fotografie di famiglia e immagini di oggetti del passato, alle quali hanno abbinato i corrispondenti nomi in dialetto: un esercizio che ha unito affettività, curiosità e consapevolezza linguistica, trasformando la memoria in gioco e il gioco in scoperta.

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