Ezio Mondini, 10 anni da sindaco
“Le opere, la mia squadra, le persone. Il futuro? Farò il nonno... che mi riesce bene”
Ezio Mondini e i suoi dieci anni da sindaco. Dieci anni riassunti in un’ora e mezza di chiacchierata, tra ricordi, emozioni, attimi di silenzio, cose fatte e altre ancora da portare a termine.
Un fiume di parole che abbiamo lasciato scorrere. Prima di riavvolgere il nastro e tornare al punto di partenza, partiamo dai titoli di coda, da questo 2021 intenso, l’ultimo da primo cittadino di Darfo Boario Terme.
“Un anno complicato, il secondo con il Covid che ha condizionato tante cose, che ci ha messo in difficoltà con le restrizioni, le chiusure forzate che hanno condizionato le nostre attività commerciali e il turismo… insomma queste difficoltà si sono sommate a quelle già presenti”.
Tra le problematiche di cui abbiamo parlato spesso c’è stata spesso quella dell’ordine pubblico che ha scombussolato le notti di Boario: “Questo tipo di problematica si è sviluppato soprattutto dopo la pandemia, forse per la necessità di recuperare il tempo perso, passato in isolamento, di riprendere ad incontrarsi soprattutto tra i giovani, anche se con l’esagerazione che ha portato a degli episodi che non possiamo che condannare. La nostra attenzione si sta concentrando proprio su questo fenomeno che ha colpito alcune zone di Boario ed è chiaro che la nostra prima preoccupazione è stata quella di sollecitare maggiore presenza da parte delle forze dell’ordine, la nostra polizia locale e i Carabinieri, ma dobbiamo cercare di capire per quale motivo questo fenomeno sia sfociato in forme violente, cosa c’è dietro e cosa si può fare. Non è sufficiente fare un’azione di tipo repressivo quindi abbiamo deciso di sederci attorno ad un tavolo insieme all’ATS, i Comuni, i servizi sociali, le scuole, le cooperative, anche perché i ragazzi non sono tutti di Darfo, ma la stragrande maggioranza viene da fuori. Bisogna anche capire quale è il ruolo dei genitori e dare delle risposte concrete al fenomeno”.
Non solo sicurezza tra i giovani, c’è un altro fenomeno preoccupante: “Quello dello spaccio di droga. Il fatto che si sia sviluppato qui è perché ci troviamo al centro delle vie di comunicazione dall’Alto Sebino, della Val di Scalve e della nostra valle. Abbiamo sollecitato l’azione delle forze dell’ordine e le risposte sono state immediate”.
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