Francesco Ghiroldi: "La Lega è diventata lo zerbino della sinistra"

“Dopo oltre trent’anni di militanza nella Lega, decidere di abbandonarla non è stata una scelta facile, non è stata una scelta fatta d’impulso, ma è frutto di una serie di ragionamenti ed eventi che sono successi in Valle Camonica e mi hanno portato qui”, inizia così Francesco Ghiroldi, che insieme ad una quarantina di militanti ha riconsegnato la tessera del partito.
Ma cosa c’è dietro? “Il tema principale riguarda il commissariamento della segreteria di Valle Camonica (il commissario è Stefano Borghesi, ndr) avvenuta circa due anni e mezzo fa con una motivazione di fatto inesistente. Il pretesto era che la segreteria di Valle Camonica doveva essere commissariata perché non ‘lavorava a sufficienza’, aveva bisogno di un nuovo impulso e di riorganizzarsi. Non era così, poiché la segreteria di Valle Camonica, pur essendo piccola rispetto ad altre realtà, in percentuale, ha sempre avuto risposte superiori rispetto alle altre segreterie provinciali, in termini di consenso elettorale, di partecipazione ai gazebo e di raccolte firme, di politiche per il territorio. Insomma, ci è sembrata un’azione forzata e ingiusta, infatti il vero progetto dietro il commissariamento, era di cambiare i rapporti all’interno della Valle Camonica per consentire a una parte di Lega allora minoritaria di riprendere in mano la gestione del partito. Nel periodo di commissariamento, abbiamo perso circa 100 militanti (eravamo 220 e siamo arrivati a 120), oltre a numerosi sostenitori. Se questo voleva dire rilanciare la Lega in Valle Camonica, credo si sia ottenuto l'effetto opposto”.
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