Dopo le comunicazioni del sindaco, nell’ultimo consiglio comunale di Darfo Boario Terme, si è discusso a lungo sull’interrogazione presentata dalla consigliera di minoranza Irene Abondio. Oggetto: il progetto di acquisto delle Terme di Boario.
Irene Abondio introduce la sua interrogazione
E’ un argomento di estrema rilevanza; avevamo da poco fatto un consiglio comunale molto breve e dopo qualche giorno dalla stampa apprendo la notizia della richiesta formulata alla Comunità Montana di un finanziamento di 4 milioni di euro per l’acquisto del comparto termale, immagino per la realizzazione del progetto ‘Igea vincente’ che si trova all’interno del Dup. Speravo che si potesse trattare un argomento così importante prima di portarlo alla Comunità Montana anche nella sede consiliare o comunque in una sede riservata con noi consiglieri. Da consigliera comunale ho trovato l’uscita di quella notizia un po’ dispregiativa per il nostro Comune. Da persona che fa politica da un po’ di anni, vista anche da fuori, spogliandomi dalle vesti di capogruppo, l’ho trovata di cattivo gusto, o meglio, ho letto un sindaco del Comune più importante della Valle Camonica e della Comunità Montana un po’ debole, vuoi per come è stata gestita la risposta da parte di chi ha negato in prima battuta il contributo e un po’ perché evidentemente per le frizioni che in questi anni ci sono state e che sono palesi a tutti. In alcuni casi le ho condivise, ma non ho mai condiviso i modi e dicevo sempre che bisognava stare attenti perché era importante mantenere dei rapporti anche di confronto, ma dei rapporti importanti perché dobbiamo dare risposta ai nostri cittadini. Vorrei dire qualcosa su questo progetto ma non so praticamente niente se non quelle due righe che si trovano nel Dup e qualche voce di corridoio che circola da qualche tempo. Ci troviamo con un passaggio importante, so di altri incontri in altri enti oltre la Comunità Montana, ma su questo progetto nessun passaggio in consiglio comunale, nessuna condivisione con i consiglieri e da capogruppo mi dispiace, perché penso che questo progetto possa magari anche avere un obiettivo importante per la crescita del territorio ma è giusto condividerlo ed è giusto essere trasparenti con i nostri cittadini e soprattutto autorevoli in Comunità Montana.
La risposta di Colossi
Se c’è una cosa che non mi piace della politica è quello di ridurre tutto a discussioni, parole spesso senza senso e senza significato, dimenticando che dietro a certi temi ci sono aziende, persone, dipendenti, città, un comparto termale e quindi servirebbe ben altra delicatezza che quella politica per affrontarli. Ed è questo il principio che ci muove, che è un duplice principio, quello principale è quello strategico del Comune e quello che riguarda il comparto termale e poi il tema istituzionale che stiamo affrontando parallelamente perché questo non è un progetto della città di Darfo Boario Terme ma è un progetto come minimo della bassa valle e quando parliamo con Regione, questa ritiene che sia un progetto regionale, perché il turismo di Regione Lombardia ha avuto i fasti del suo tempo e oggi è interessata a rivedere le strategie del futuro. Noi non abbiamo mai nascosto nostre intenzioni, il progetto Igea Vincente era già presente nel nostro programma elettorale, quindi noi più di quattro anni fa parlavamo di un progetto che avrebbe visto nel comparto termale uno dei driver dello sviluppo della città, che ha una storia termale di più di un secolo, sempre governata dai privati e quindi dove il Comune ha sempre avuto un ruolo non certo di primo piano e soprattutto le amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno sempre avuto di fronte i privati che hanno manifestato difficoltà, richieste, esigenze o pensieri che non sempre coincidevano con l’interesse pubblico del Comune…
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Il Comune e l’acquisto delle Terme di Boario: botta e risposta tra maggioranza e minoranze in consiglio comunale