PISOGNE

Invernici cinque anni dopo: "Sono un cittadino deluso, manca una visione di sviluppo"

Invernici cinque anni dopo: "Sono un cittadino deluso, manca una visione di sviluppo"
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Diego Invernici va di corsa, la vita da consigliere regionale è tosta, ma Pisogne resta sempre la sua base di partenza e il suo impegno amministrativo prosegue. Stanno ormai per concludersi i cinque anni di mandato che ha seguito dai banchi di minoranza con il suo gruppo ‘Passione Comune’ e ora è tempo di bilanci prima di pensare al futuro e alle imminenti elezioni.

Inizio a parlare come cittadino di Pisogne e – spiega Invernici - da questo punto di vista provo una grande delusione. Perché? Perché c’erano molte aspettative create da questa compagine nuova che si presentava come il rinnovamento, ma il rinnovamento non c’è stato nell’azione politica, nei risultati ottenuti e di nuovo c’è stata soltanto l’inesperienza che ha creato ripercussioni negative sul paese, che si è completamente fermato rispetto agli ultimi decenni di continuo progresso. Da rappresentante della minoranza, se all’inizio accusavamo questa amministrazione di inesperienza, dopo cinque anni possiamo dire che c’è stata una grande improvvisazione nella programmazione delle opere senza una visione integrata di sviluppo del territorio e una grande immaturità politica”.

Nello specifico Invernici punta l’attenzione sullo sport: “Alcune scelte andranno a condannare Pisogne nel settore sportivo perché questa amministrazione ha scelto di investire 5 milione e 700mila euro per abbattere e ricostruire il Pala Romele, un impianto sportivo che non potrà essere sviluppato per candidarsi come cittadella dello sport per l’alto lago e la bassa valle, quando invece sarebbe potuto diventare un centro di eccellenza partendo da un impianto innovativo così come era nelle nostre idee. Il costo in questo caso è notevole e tra le altre cose è stata fatta una variazione di 280mila euro per la creazione di parcheggi quando noi avevamo sempre ribadito che non ci sarebbe stato lo spazio. Ora si sta sviluppando un palazzetto dello sport ridimensionato rispetto al passato e per di più all’interno del tessuto urbano quando tutte le amministrazioni pubbliche li realizzano al di fuori. Questo significa che non ci sarà la possibilità un indomani di poter sviluppare il palazzetto con altre discipline; mentre nel progetto che avevamo in testa noi, ci sarebbe stato lo spazio fisico su un terreno di proprietà comunale nell’area vicino alla ex Total, pensare ad un ampliamento progressivo nel tempo e spendendo molto meno. Il traffico sarebbe inoltre rimasto all’esterno del centro abitato e con la possibilità di realizzare molti più parcheggi. Invece ci ritroviamo con l’opera più costosa negli ultimi trent’anni e condanniamo Pisogne a non sviluppare delle multidiscipline per colpa di amministratori che dimostrano improvvisazione e immaturità politica”.

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