Non ancora disinnescata la “mina” Colossi. Due offerte sulle società controllate
Settembre sarà davvero il mese del “ripensamento” (Guccini). Qualcuno dovrà pur ripensarci perché la situazione di stallo nelle nomine nelle varie società camune può mettere in stallo anche trattative sul rinnovo ad esempio delle concessioni idroelettriche, le “compensazioni”, in mancanza di un accordo comunitario, andrebbero direttamente ai Comuni interessati, ma attenzione, “da Breno in su”, vale a dire, questo è il messaggio nemmeno tanto sublimale mandato al sindaco di Darfo Boario, resterebbero a bocca asciutta tutti i Comuni della bassa valle.
Fatto sta che quella che abbiamo chiamato “mina vagante” della Val Camonica, appunto il sindaco di Darfo Dario Colossi, resta lì, inesplosa, ma minacciosa. Minacciosa per chi? Se sentite i protagonisti, quella mina può esplodere addosso allo stesso Colossi che rimarrebbe isolato da tutto e da tutti.
Prima di tutto dalla Comunità Montana che si appresta il 10 settembre a nominare il nuovo Presidente che sarà, come abbiamo anticipato, Corrado Tomasi, classe 1964...
ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO DI ARABERARA VALCAMONICA IN EDICOLA DAL 23 AGOSTO