Un progetto pilota con l’Università di Brescia per dare nuova vita al Villaggio Marcolini
Arredo urbano, parcheggi, ciclabile e...

Quella che in passato era considerata una scelta apprezzata e vincente, non è più fatta su misura per le famiglie e i residenti di oggi. Siamo a Pisogne, nella zona conosciuta come Villaggio Marcolini, dove si incrociano quattro strade principali, via Tovini, via Dante Alighieri, via Giovanni XIII e via Vescovo, che va verso l’area industriale. È proprio quest’ultima negli anni ad aver causato qualche disagio ai residenti, perché il suo sviluppo ha portato più lavoratori e di conseguenza più traffico e necessità di nuovi parcheggi.
“Da tempo ormai i residenti mi segnalano la necessità di riqualificare queste vie – spiega l’assessore Nicola Musati - sia per i sensi unici ma anche per i parcheggi. Questi villaggi sono nati per dare agli operai delle case dignitose, sono case bifamiliari con giardino e un posto auto, però con il tempo si sono rivelate inadeguate per le dinamiche delle famiglie perché ormai in ogni famiglia c’è più di un’auto e di conseguenza si viene a creare un evidente mancanza di parcheggio. Infatti le auto vengono parcheggiate per strada e visto che ci sono i sensi unici e sempre più trafficati, si fa fatica a transitare”.
Da qui l’idea di intervenire, ma con un progetto particolare: “Da anni conosco l’ordinario di tecnica e pianificazione Maurizio Tira e avendo seguito le dinamiche della pianificazione urbanistica e della mobilità, gli ho chiesto se con il Dicatam, il dipartimento di Ingegneria civile, architettura, territorio, ambiente e matematica dell’Università degli Studi di Brescia, avesse avuto voglia di preparare questo progetto pilota...
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